Lagosanto. “Siamo solo al 17 luglio e continua a verificarsi il sovraffollamento dell’ospedale del Delta”. Il sindaco di Lagosanto Maria teresa Romanini lancia un altro allarme relativamente al nosocomio del Basso ferrarese, che vede già “pazienti che dovrebbero essere ricoverati in Medicina e invece sono “appoggiati”in altre realtà (Cardiologia e Area Chirurgica B), Pronto Soccorso intasato, interventi ortopedici e chirurgici rimandati a data da destinarsi o inviati in altri presidi”.

Ma non è la prima volta che il grido del primo cittadino rimane inascoltato. Già a fine aprile la Romanini aveva dcenunciato la situazione sui giornali locali, chiedendo alla direzione generale di non applicare chiusure di posti letto e di non ridurre l’attività operatoria, “per evitare le situazioni spiacevoli degli anni passati”.

E ora, in estate, quando il territorio del Delta accoglie il triplo della popolazione rispetto ad altri periodi, grazie al turismo dei lidi comacchiesi, la questione è più che mai urgente.

Ma secondo la Romanini “gli amministratori sono stati ignorati, forse meglio dire attaccati; spero che ad oggi qualcuno riveda le affermazioni fatte e provveda a risolvere questa situazione per evitare di creare ulteriori disagi a questo territorio ed ai turisti e permettere al personale di lavorare in sicurezza e serenità”.

Il sindaco lancia anche le sue proposte. A partire da “riorganizzazioni aziendali interne, con una veloce ma accurata valutazione di dove si svolge la maggior attività chirurgica ed internistica, in modo da confluire temporaneamente maggiori risorse umane”.

A questa potrrebbe seguire la “riapertura dei posti letto chiusi, con potenziamento delle risorse umane”.